Covid 19: restiamo uniti!
Dona dispositivi sanitari per garantire la sicurezza delle persone disabili e dei nostri operatori del Centro Speranza, anche in questa situazione di emergenza. Oggi, abbiamo ancora più bisogno di te!
L’emergenza nazionale COVID-19 nel periodo di lockdown nazionale di marzo, aprile e maggio ha reso obbligatorio sospendere le attività socio-sanitarie e socio-assistenziali in tutta Italia, anche dei centri diurni come il Centro Speranza.
Il 3 giugno abbiamo ripreso le attività in presenza, con l’entusiasmo e con la volontà dell’équipe multidisciplinare del Centro.
Direzione sanitaria e amministrativa, la comunità delle suore Ancelle dell’Amore Misericordioso in in concerto con educatori, OSS, terapisti e volontari, hanno curato ogni dettaglio prima di tornare a offrire ai bambini e ai ragazzi momenti educativi e riabilitativi piacevoli e ricchi di stimoli, in piena sicurezza.
L’obiettivo è garantire la stessa professionalità e dedizione di sempre perché è nella prossimità che possiamo arricchire con relazioni significative la vita dei bambini e ragazzi di cui prendiamo cura e possono essere tali solo nella compresenza fisica.
Ci troviamo tutti in una situazione molto impegnativa e completamente nuova e sconosciuta, che si accompagna ad un alto grado di incertezza, paura e preoccupazione per i ragazzi che accogliamo e per i loro familiari per i quali, in questi mesi, il carico assistenziale si è fatto ancora più gravoso.
Flessibilità e adattamento al cambiamento sono caratteristiche che gli operatori del Centro Speranza hanno più volte dimostrato. Una nuova gestione della quotidianità è stata imposta dall’emergenza Covid-19 e noi abbiamo accettato la sfida. Perché la disabilità è una sfida quotidiana, che ci impegniamo a vincere con il nostro lavoro. Perché le persone disabili, nelle fragilità generale, sono spesso le più fragili. Ma noi dobbiamo esserci anche e soprattutto adesso, per loro e per le loro famiglie.
Ora, però, abbiamo bisogno del tuo aiuto per sostenere le spese necessarie per: acquistare dispositivi di protezione individuale; riorganizzare il servizio; coprire i costi di sanificazione di ambienti e divise del personale. Misure fondamentali per ridurre il rischio di contagio, tutelare la fragile salute di bambini e ragazzi accolti e garantire il servizio con la stessa professionalità e dedizione
Ripartire in sicurezza, è questa la sfida del Centro Speranza.